Un Seme di Vangelo (Lc 1, 39-45) 

Certo che la famiglia di Gesù non è proprio l’ideale per le nostre famiglie. 

Giustamente ci scandalizziamo se un genitore, pieno di pensieri, si dimentica il figlioletto in auto…

… ma che dire di questa famiglia che “credendolo nella comitiva” si fa un giorno di viaggio senza curarsi del figlio?

Certo, la differenza culturale motiva questo agire di Maria e di Giuseppe, che si presentano così come genitori tutt’altro che ansiosi (almeno al principio dell’episodio!) e ci racconta di un tempo in cui ai bambini si dava molta più autonomia di quanto non si conceda oggi! 

Èvero, perciò, che questo racconto ci tratteggia uno stile di famiglia che ha poco a che vedere con l’ideale delle nostre famiglie: ai nostri occhi la famiglia di Giuseppe e Maria è una famiglia distratta. 

Nessuno oggi si comporterebbe così, “dimenticando” il figlio: noi viviamo nel tempo in cui i bambini si devono sempre tenere nel radar del controllo dei genitori. 

I bambini si devono sempre vedere. 

Molto più raramente si devono ascoltare.

La santa Famiglia di Giuseppe e Maria vive la logica inversa: non si preoccupa sempre di vedere il figlio, di averlo costantemente sott’occhio…, ma si preoccupa di ascoltarlo sempre

E infatti il racconto non ci parla di una famiglia distratta, come parrebbe a noi con i nostri criteri culturali e sociali, ma di una famiglia estremamente attenta. 

Di una famiglia che ascolta. 

E che anche quando non comprende, continua ad ascoltare. 

I giovani hanno bisogno di una famiglia così, di una madre che sia così, come Maria. Che non comprendendo, rimane in ascolto e porta nel cuore ciò che sembra incomprensibile.

don Ivo

Categories: Un seme di Vangelo