Il mese di maggio sarà anomalo, come tanto nella nostra vita ecclesiale di oggi.

Non potremmo certo radunarci in Chiesa per pregarlo insieme.

Ma in tal modo il Rosario ritornerà ad essere – come è stato nel passato delle nostre famiglie – una preghiera domestica, tanto semplice e quotidiana.

Una preghiera di affidamento senza pretese, facile, accessibile ad ogni cristiano.

Una preghiera che forse abbiamo un po’ lasciato agli anziani, ma che può ritornare ad essere di tutta la famiglia.

Una preghiera di affidamento nel tempo della fragilità, di invocazione semplice, di fede feriale.

 

Nel mese di maggio vi proponiamo di fare tre passi:

  • ogni mattina pregare Maria e ascoltare il vangelo con il sussidio che la diocesi propone e che troverete sul sito: una preghiera di 10 minuti che apre la giornata affidandola a Lei e ascoltando la Parola del Signore;
  • ogni pomeriggio o sera, recitando il rosario secondo le intenzioni che la comunità parrocchiale propone e che trovate indicate sotto;
  • ogni venerdì partecipare ad una narrazione dedicata ai bambini e ai ragazzi che don Marco e don Ivo proporranno attraverso il sito.

Sul nostro sito troverete due strumenti: il sussidio diocesano (con una preghiera mariana e il vangelo del giorno, in cammino verso la Pentecoste, 31 maggio) e le narrazioni mariane. Ne seguirà una ogni venerdì, particolarmente rivolta ai bambini e alle famiglie.

Forse vale la pena di fissare un orario preciso per questi momenti, perché siano appuntamenti con la preghiera e non tanto riempitivi, o qualcosa da affidare alla spontaneità o da marginalizzare in fondo alla giornata.

Potrà diventare forse, in molte case, una cara abitudine, più significativa nella sua semplicità di quanto non sembri.

Assieme a tutta la comunità di san Pio X possiamo nella nostra preghiera del rosario avere delle intenzioni comuni, che ci “uniscano” spiritualmente pur essendo distanziati.

  1. La domenica preghiamo per la Chiesa universale e il Papa, per la nostra Chiesa diocesana e il Vescovo don Erio, per la nostra comunità parrocchiale, perché siamo nel mondo un segno di speranza e di pace.
  2. Il lunedì preghiamo per tutti gli ammalati di Coronavirus, per chi ha perso la vita o una persona cara, per i medici e gli infermieri, perché cessi questa pandemia.
  3. Il martedì preghiamo per l’Europa, perché sappia adottare politiche comuni e di coesione, per il nostro Paese perché sappia affrontare le sue sfide, per la nostra città e per il lavoro e la sicurezza economica e sociale.
  4. Il mercoledì preghiamo per i paesi più poveri, dove al dramma della pandemia si somma il dramma della fame e della ingiustizia: per gli schiavi, i migranti, le donne e i bambini vessati e maltrattati.
  5. Il giovedì preghiamo per tutte le vocazioni nella Chiesa, per l’universale chiamata alla santità di tutti i cristiani e perché i giovani trovino la propria strada.
  6. Il venerdì preghiamo per le categorie dei più fragili: gli anziani, le persone sole, chi rischia di perdere il lavoro o non ce l’ha, per i portatori di handicap non più assistiti, le donne che subiscono violenza.
  7. Il sabato preghiamo per i bambini e i ragazzi, per i giovani e le famiglie costretti a rinunciare alla scuola, allo sport, alle amicizie e alle relazioni che fanno crescere.