Entriamo finalmente nella nostra chiesa di san Pio X, dopo i lavori di adeguamento liturgico condotti nei mesi di luglio e agosto 2018.
Giunti sul piazzale siamo immediatamente accolti da un accesso rinnovato: i gradini di ingresso sono stati completamente ristrutturati (passando da quattro a tre) e il pavimento esterno si è così ampliato, permettendo di vivere uno spazio più ampio in cui incontrarsi e salutarsi prima di oltrepassare la porta.
Quello che certamente colpisce è il nuovo portone di ingresso alla chiesa: conserva un coloro simile al suo “fratello maggiore” e le tre aperture: ma i due ingressi laterali sono più ampi (110+110 cm), con un aspetto più solido e più moderno e senza il doppio passaggio delle porte precedenti, che dimostravano ormai tutti i loro acciacchi.
La sorpresa però arriva all’interno quando, superata la prima porta, ci si imbatte nella porta nuova, quella a vetri, che permette alla chiesa di avere un vestibolo che ospita anche le bacheche e che consente di tenere aperte le porte esterne, dando un maggior senso di accoglienza e più luce all’interno. Anche le norme sulla sicurezza sono meglio applicate, perché le tre porte sono complessivamente più ampie di quelle precedenti e si aprono con maggior facilità.
Siamo ora all’interno della chiesa: la nuova collocazione del presbiterio, dell’altare e del tabernacolo sollecitano subito chi entra a volgersi a sinistra, dove è collocato il polo liturgico principale. Il tabernacolo è stato posto in uno spazio che è in tutto simile ad una nicchia, mentre il vecchio presbiterio è stato demolito per lasciare spazio ad un’ampia area, sopraelevata di un gradino, dedicata al coro e attrezzata in modo da consentire a strumentisti e cantori di usufruirne al meglio.
L’altare e l’ambone ci si presentano come due blocchi di granito: hanno un aspetto solido, ma non pesante, sono due corpi “pieni” ad indicare l’importanza dell’azione liturgica che in essi si compie. Il materiale è lo stesso del fonte battesimale e del presbiterio, e con ciò si conserva nella chiesa un’unità che costruisce un “dialogo” tra i diversi poli liturgici.
La chiesa appare così molto lineare, semplice, pulita nelle sue forme e davvero coerente in tutti gli spazi. Un ambiente pensato per la celebrazione comunitaria, che non disdegna però attenzioni per la devozione personale, come le luci puntiformi sul tabernacolo, ma anche sulla croce “disabitata” (perché il Cristo è risorto!) al centro del presbiterio.
Se poi usciamo di chiesa possiamo notare una lapide, posta sul muro rosso dopo l’immagine di Maria, nella quale si racconta la storia della trasformazione avvenuta in San Pio X dal 2012 ad oggi. Una lapide che racconta di noi: non cita “protagonisti” che si ritengono tali per quanto è stato realizzato, ma narra di una parrocchia che ha pensato, camminato, scelto un nuovo aspetto per la propria chiesa per avere un nuovo volto come comunità.
Il cammino, iniziato all’improvviso a fine maggio 2012, ha così un suo compimento: è sempre la nostra chiesa di san Pio X, degli anziani che l’hanno vista nascere, di chi l’ha vissuta per tanti anni con alterne vicende, di chi ha iniziato a ripensarne il volto, dei giovani che hanno bisogno di colori, di luce, di un linguaggio rinnovato. È la nostra chiesa che è cresciuta, che si è rinnovata, perché anche noi “non siamo più quelli di prima” se il Vangelo ha davvero toccato le nostre vite e i nostri cuori.
Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto. Grazie a chi ha lavorato moltissimo in questi due mesi estivi, mentre tanti, magari nemmeno si sono accorti dei lavori perché assenti da Modena. Grazie a chi ha aiutato con il proprio contributo economico perché ha desiderato per tutti una chiesa più assembleare, più accogliente, sempre più “nostra”.

don Ivo

Appuntamenti per capire e conoscere il rinnovamento della chiesa di san Pio X

“La trasformazione della nostra chiesa”, in due appuntamenti:

venerdì 21 settembre:

– ore 20.30 Incontro in salone guidato da don Ivo

– ore 21.45 buffet per tutti

– ore 22.15 Visita guidata alla chiesa

Martedì 18 settembre alle ore 15.30 al Circolo dell’amicizia

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