Don Raffaele

Domenica 29 gennaio la comunità parrocchiale di San Pio X ha salutato Don Raffaele Coppi che per 8 anni e mezzo è stato viceparroco della parrocchia e che domenica 5 febbraio diventerà parroco di San Lazzaro. Da tempo che si sapeva del passaggio, ma la consapevolezza che sarebbe arrivato questo momento non ha di certo lenito la malinconia che “l’ultima messa di Raffa a San Pio” ha inevitabilmente provocato nell’animo dei presenti. La celebrazione è stata infatti molto viva non solo in termini numerici, ma anche di partecipazione e coinvolgimento affettivo, come ha sottolineato lo stesso Don Raffaele alla fine della messa. Nessuno ha vissuto quella di Raffa banalmente alla stregua di una “promozione” come, secondo uno schema tradizionale, solitamente si affrontano tali passaggi: il giovane prete dopo essersi fatto le ossa, ecco che viene promosso a parroco per affrontare responsabilità più “grandi”. In realtà è emersa chiaramente la consapevolezza che c’è stato uno scambio, una con-divisione attraverso cui è risultato (e risulta) possibile vivere un cammino veramente evangelico nel quale, pur nella diversità dei ruoli, tutti possono sentirsi protagonisti. Per quanto Don Raffaele inevitabilmente si sia occupato soprattutto dei giovani, tuttavia il suo impegno non si è limitato ad una “pastorale settaria”: la sua è stata una presenza “trasversale” in cui ha cercato di trasmettere uno stile di condivisone e corresponsabilità in ogni ambito. Il grazie iniziale dei vari gruppi della parrocchia, il Padre Nostro recitato con tutti i bambini del catechismo e la lettera finale della comunità (redatta dai giovani grandi e proposta qui di seguito) sono stata testimonianza proprio di questo: Don Raffaele ha cercato di essere prima di tutto lievito di fede per le persone che incontrava; per questo l’augurio migliore è che continui a preoccuparsi di instaurare relazioni autentiche in Cristo, anche nel difficile e impegnativo ruolo di parroco.

Ecco le parole con le quali la comunità di san Pio X lo ha salutato: “Fin da subito ci sei sembrato uno di noi… giovane, ritardatario, amante del calcio, degli scherzi, …. e in effetti in questi anni hai sempre saputo essere un punto di riferimento autorevole ed una guida, pur sempre restando uno di noi. Sei sempre stato capace di alleggerire ogni situazione , dando il giusto peso alle cose importanti, ma sdrammatizzando un po’ e strappando sempre nuovi sorrisi.

Sei stato una presenza costante, un sostegno e una risorsa preziosa, per Ivo e per tutta la comunità, ma in particolar modo un punto di riferimento per i giovani: il tuo impegno con loro non è mai stato un dovere, ma una incarico che hai portato avanti con passione e curando ogni relazione.

Tu, insieme a Ivo, ci hai mostrato il volto umano della fede e dell’essere sacerdote, rendendo viva ai nostri occhi la passione per la tua vocazione e mostrando uno stile sempre in movimento capace di mettere in moto anche ognuno di noi.

La libertà con cui ci hai fatto avvicinare alla Parola eliminando i pregiudizi e gli schermi prestabiliti, con uno sguardo sempre concreto, vicino alla nostra vita e accogliente, è sempre stata un’occasione di crescita e di confronto.

A dire il vero la conclusione del tuo dottorato è sempre stata per noi uno “spauracchio”, perché sapevamo bene che avrebbe significato la tua “partenza”..ma da quel 26 gennaio 2016 è poi passato un anno e, di fatto, abbiamo avuto il tempo di prepararci mentalmente e di organizzarci anche un po’ praticamente. E ora, quindi, non siamo preoccupati che ci manchi don Raffa per tutte le cose che faceva lui e che ora dovremo spartirci tra noi ma siamo certi che ci mancherà il nostro amico Raffa la cui presenza, sempre costante, è stata motivo di chiacchierate, risate, serate insieme e soprattutto di crescita.

In questi anni ne abbiamo festeggiate tante di cose insieme..dopo il tuo ingresso, i tuoi 40 anni, il tuo dottorato….e ora, anche se questa festa è un po’ più malinconica delle altre, vogliamo festeggiare ancora insieme questa tappa della tua vita, certi che segni un momento molto importante per te…sicuramente sei anche preoccupato, come noi siamo un po’ tristi, ma vogliamo che questo sia un altro giorno di festa insieme ed il segno che ti vogliamo accompagnare ancora, certi che vivrai un’altra bellissima esperienza”.

Stefano e Francesca

 

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