Lunedì  26  ottobre alle ore 21.00 si è riunito il Consiglio Pastorale per interrogarsi sull’ “esperimento” del cambio orario delle Messe (una messa alle ore 9.00 e una sola messa alle ore 11.00), con la consapevolezza che l’esperienza è in corso ed è ancora molto limitata. Per comodità parleremo di messa “unica”, intendendo la messa delle 11.00. Le domande su cui si è snodata la nostra riflessione sono state  due:

 

– Vivere la messa “unica” alle 11 ci fa progredire o regredire: verso dove?

 

– Una messa di questo genere cosa esige da noi, dai singoli e dalla comunità?

 

Don Ivo ci ha invitato a non soffermarci semplicisticamente sui “vantaggi” e gli “svantaggi” della messa unica (il rischio è di cadere in discorsi un po’ bolsi, limitandosi in una sorta di lungo elenco di pro e di contro), ma a cercare di capire se e in che modo tale scelta è generativa di una vita di fede. Ed è proprio su questa linea che gli interventi si sono concentrati suscitando due importanti riflessioni:

 

– Cos’è l’eucarestia domenicale? Cosa vuol dire per noi celebrare la messa della domenica?

 

– Noi andiamo a messa o siamo fratelli corresponsabili? Favoriamo la relazione? Guardiamo i fratelli? Siamo contenti se qualcuno che non conosciamo si siede vicino a noi? Esercitiamo la responsabilità o l’irresponsabilità?

 

Proprio per rispondere a queste domande occorrono dei cambiamenti visibili. Le persone che aiutano chi arriva a sedersi, la distribuzione della comunione fatta da più persone (anche se non sono ministri dell’Eucarestia), la questua compiuta da fedeli diversi sono tutti segni concreti che vogliono far crescere e suscitare un’importante verità: siamo tutti battezzati e tutti abilitati alla ministerialità. Tutti hanno quindi riconosciuto che la Messa unica è sfidante perché pone domande difficili alla nostra comunità e “costringe” ad interrogarsi su cosa vuol dire veramente per noi “andare a  Messa”.

Lungi dall’aver concluso questa riflessione con una decisione definitiva, il consiglio pastorale ha rimandato ulteriormente la riflessione alla fine di Novembre in modo da confrontarsi con maggior cognizione di causa dopo un periodo di “sperimentazione” più lungo.

 

Categories: Vita in Parrocchia