Quest’anno a San Lazzaro la Quaresima si aprirà con una riflessione sul Vangelo della Samaritana. Il percorso proposto dalle liturgie domenicali ci porterà nel corso delle domeniche ad ascoltare alcuni incontri di Gesù, raccontati da Giovanni: il dialogo con la Samaritana al pozzo (Gv 4), la guarigione del cieco nato (Gv 9), la risurrezione di Lazzaro (Gv 11). Questi Vangeli, insieme a quelli delle tentazioni (prima domenica) e della Trasfigurazione (seconda domenica), ci accompagneranno ad una rivelazione progressiva dell’identità di Gesù: il suo esser Figlio, Parola da ascoltare, acqua viva per la nostra sete, luce del mondo, risurrezione e vita. Tra tutti questi temi abbiamo scelto di soffermarci su quello dell’acqua – e dunque sull’incontro con la Samaritana. Il pozzo, davanti al quale avviene il dialogo tra Gesù e la donna, è simbolo della sete di vita di lei, così come del suo (e nostro) cuore. Nella sua ricerca di acqua, possiamo riconoscere le nostre ricerche: il bisogno di cose materiali, di affetti autentici, di relazione con Dio. Tutte cose che ci portano ad attingere costantemente ai nostri ‘pozzi’, a cercare un’acqua buona per la nostra sete. La domanda che vogliamo farci è se davvero i pozzi a cui attingiamo ci dissetano, o se come la donna samaritana anche noi tante volte ci riduciamo a replicare stili che non ci soddisfano, mossi da un bisogno di vita che non riusciamo a saziare. Invitiamo tutta la comunità a partecipare al ritiro di domenica 1 marzo, che si svolgerà nelle modalità ormai consuete. Ci troveremo alle 9.15 nel salone San Lazzaro tutti insieme, bambini e adulti, e faremo un primo momento di ascolto del Vangelo. Poi con gli adulti ci trasferiremo in Chiesa per una riflessione più specifica e un tempo di silenzio. Alle 11.15 faremo la messa comunitaria e poi chi vorrà potrà fermarsi a mangiare, sempre nella modalità del pranzo condiviso (ognuno porta qualcosa, si mette tutto in comune e si prende liberamente).

Il segno che abbiamo deciso di porre al centro della Chiesa è il pozzo, che ci accompagnerà per tutta la Quaresima e si arricchirà domenica dopo domenica con un segno che richiamerà il Vangelo del giorno. L’augurio che ci facciamo è che il percorso di questi 40 giorni possa aiutarci a scendere in profondità nel pozzo del nostro cuore, a riconoscere la sete che ci abita e a chiedere al Signore che sia lui a colmarla con la sua vita.

Don Raffaele

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