Le attività educative delle parrocchie di san Lazzaro e san Pio 

Due centri estivi, per un totale di circa 140 bambini. 

A San Lazzaro la scorsa settimana e a San Pio X ieri si sono conclusi i due centri estivi che hanno animato la vita delle due comunità, con stili diversi, orari diversi, scelte diverse, ma con un unico intento: quello di far vivere ai bambini e alle loro famiglie l’esperienza di una comunità che si mette in gioco e si fa vicina. 

A San Lazzaro il centro estivo è possibile perché alcune mamme si prendono cura, gratuitamente, di animare due settimane (mattina e pomeriggio) di centro estivo per 50 bambini, coadiuvate da 31 animatori (molti di loro scout) e sostenuti dal gruppo cucina, costituito di cuochi-genitori e di alcuni ragazzi che si sono attrezzati del “patentino” necessario per erogare gli alimenti. Tra i bambini anche don Raffa… non sempre del tutto distinguibile da loro, soprattutto se si fanno giochi di acqua! Qualcuna di queste mamme si prende le ferie per fare questo servizio (impensabile in tanti altri ambiti!).   

A San Pio X 24 adolescenti, 15 genitori, Cristina (assunta con regolare contratto), Don Marco, 90 bambini tra i vari turni di partecipazione ogni mattina e nelle 3 gite. E in più, fuori dalla “programmazione” 15 ragazzi delle medie al pomeriggio… 

Insomma per le nostre due parrocchie un mese di giugno all’insegna di una proposta veramente “di comunità”.

Non un “servizio erogato dalle parrocchie”, ma un’esperienza educativa vissuta assieme, dove tanti hanno dato tempo, energia, creatività, passione per offrire ai bambini di molte famiglie non soltanto e non principalmente un sollievo per la gestione dei bambini quando le scuole sono chiuse, ma anche e soprattutto un ambiente vitale, un’occasione di crescita, un’esperienza di comunità, dove tra adulti e piccoli ci si prende cura gli uni degli altri. 

Speciali, soprattutto, sono stati i tanti genitori che si sono offerti per sostenere le due esperienze e gli adolescenti che hanno animato le giornate: quest’anno sono stati davvero protagonisti con maturità e con molta responsabilità. Siamo tutti molto grati a questi ragazzi e a questi genitori, che ci hanno fatto vedere una parrocchia-comunità, non una parrocchia “sportello sul territorio”. 

Terminato il mese di giugno c’è anche un po’ di stanchezza: non è stato facile raggiungere questi risultati. Molto va riconosciuto a persone che non citiamo, ma che (a volte nella distrazione di tanti) hanno dato molto perché si potessero realizzare queste due esperienze. Che non sono state un “babysitteraggio”, ma un cammino progettato, accompagnato e verificato. 

Forse le nostre due comunità si debbono interrogare di più e riconoscere con maggior attenzione la progettualità e le implicazioni a cui alcuni si dedicano per una crescita e un futuro che è di tutti, non solo dei bambini e delle loro famiglie. 

Ma il cammino continua…

A San Pio X ci saranno 3 proposte nel mese di luglio: 

  • Un campo per 20 ragazzi delle medie a Fellicarolo
  • Un’esperienza al Sermig di Torino per gli adolescenti più piccoli nella seconda settimana di luglio
  • Un pellegrinaggio da Lucca a Siena per 14 giovani (molti di loro già impegnati nel centro estivo). 
  • Don Marco accompagnerà queste tre esperienze, assieme agli animatori che le hanno preparate in queste settimane. 

A San Lazzaro ci saranno due momenti di formazione:  

  • Il Campo di gruppo (degli scout) dal 26 luglio al 7 agosto a Lago di Levico (200 tra lupetti, repartari, ragazzi del clan, capi)
  • Il Campeggio per i cresimandi, la prima settimana di settembre a Pievepelago per una ventina di ragazzi. 

Il racconto di questi momenti educativi vissuti dalle nostre parrocchie ci aiuta conoscere e “vedere” anche ciò che non si vede venendo semplicemente a messa o partecipando ad altri gruppi e attività della parrocchia. 

Ci aiuta anche a responsabilizzarci di più, a vivere meglio la domanda: come possiamo comunicare la fede oggi ai giovani? Chi lo deve fare? Che cosa io posso fare?

Un grazie a tutti per quanto fatto fin qui. E per chi dà il suo sostegno agli educatori, ai genitori e a don Raffaele, P. Giuliano e don Marco che si spendono per i giovani. 

don Ivo

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