ARTICOLO SEME DEL VANGELO 10 marzo 2019 (Lc 4, 1-13)

Cosa contiene il nostro cuore? Lo sappiamo? L’inizio della quaresima, con l’immancabile racconto delle tentazioni, sembra lanciarci proprio questa domanda. Sì, perché Gesù viene condotto dallo Spirito nel deserto proprio per aver modo di rientrare in se stesso e sentire con chiarezza le voci che abitano il suo cuore, la voce della tentazione e la voce della fiducia. Prima di andare ad annunciare la salvezza agli uomini, Gesù deve conoscere in profondità cosa si muove dentro di lui e scegliere la vita.

Ascoltando questo dialogo tra Gesù e il diavolo, si capisce molto bene che la scelta non riguarda tanto la meta (essere Figlio di Dio), ma il modo con cui raggiungerla. C’è un modo rapido, potente, sicuro, che permette di arrivare senza troppi patemi; c’è un modo più lento, di affidamento, del tutto umano, che lascia nell’incertezza e richiede una fiducia costante. Il primo modo usa tutto ciò che ha intorno – cose, persone, Dio – per raggiungere i suoi obiettivi; il secondo modo rinuncia alle strumentalizzazioni, rispetta la verità delle cose anche se ciò non va a proprio vantaggio. In fondo le tentazioni potrebbero essere riassunte così: scegliere scorciatoie o rispettare la nostra vita di uomini.

Tradotte in questo modo, le tentazioni parlano molto da vicino anche di noi: in tutte le nostre decisioni, piccole o grandi, anche noi siamo messi di fronte a queste due alternative e la nostra vita cresce o si perde a seconda di come ci orientiamo volta per volta. La tentazione di prendere le cose sottobanco (perché non farlo? tanto nessuno ti vede!); la tentazione di imporsi con la forza (hai ragione e fai prima!); la tentazione di usare Dio e gli altri per mettersi in mostra (a volte anche il nostro servizio è una ricerca di potere e visibilità!) … sono tutte cose che appartengono alla vita di tutti i giorni e se non stiamo attenti inquinano il nostro cuore e rovinano i nostri legami.

Ecco perché la quaresima è così importante: è il tempo che ci è dato per rientrare in noi stessi e fare chiarezza sulle tante voci che parlano nel nostro cuore; è il tempo della lotta, per far vincere la fiducia sulla sfiducia; è il tempo dell’ascolto del Vangelo invece che della voce della tentazione.

Dunque, buona lotta a tutti noi.

Don Raffaele

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