Dopo tanti appelli e tante parole di spiegazione sul significato del Consiglio Pastorale all’interno di una comunità, finalmente siamo arrivati al momento della decisione. Sì, perché in queste due settimane saremo tutti chiamati ad esprimere alcune preferenze: prima per individuare le persone che potrebbero entrare in Consiglio – avremo così una prima rosa di nomi –; poi per votare tra loro chi farà effettivamente parte del Consiglio. Sembra forse un po’ complicato da dire, ma è facile da fare. A queste persone verranno poi aggiunti i rappresentanti dei vari gruppi attivi in parrocchia e magari una o due persone scelte dal parroco … et voilà, il Consiglio è fatto!

Scherzi a parte, credo che questo primo momento dove si indicano le preferenze sia molto importante: se vissuto bene, infatti, può diventare un momento di conoscenza e di dialogo tra noi. Tante volte si incontrano persone a messa e magari ci si dà la mano nello scambio di pace … ma poi non ci si conosce per nome, non si sa che ruolo ognuno abbia nella comunità, non si conoscono nemmeno le cose basilari che caratterizzano le rispettive esistenze. Ecco, il fatto di pensare alcune preferenze diventa un’occasione per guardarsi intorno e accorgersi di chi ci sta accanto, provare a chiedere il nome se non lo sappiamo, sondare la possibilità che questa persona abbia voglia di partecipare al Consiglio. Così facendo si fa un primo passo, poi magari la settimana dopo diventa più facile salutarsi e magari scambiarsi qualche parola in più, chissà …

Invito tutti a vivere in questo modo il momento della votazione; se sarà così, avremo già raggiunto lo scopo di crescere come comunità, al di là di chi verrà eletto.

Don Raffaele 

Categories: Vita in Parrocchia