Un seme di Vangelo (Lc 5, 1-11)

Ascoltando questo racconto del vangelo sembra di sentire l’infrangersi delle onde del mare sulla spiaggia, di udire il vociare delle donne che vengono a comperare il pesce, di essere immersi negli ordinari rumori del lavoro quotidiano degli uomini.

In mezzo a questa quotidianità banale c’è una parola nuova, che la gente ascolta con curiosità, forse con avidità. È la parola di Gesù, questo maestro nuovo, diverso dagli altri, che come pulpito sceglie la barca di Simone, uno di questi pescatori delusi. 

Chissà se Simone e gli amici si sono fermati ad ascoltare attentamente o hanno continuato il proprio lavoro, ma con un orecchio teso alle sue parole. 

Difficile dirlo, comprendiamo però dal seguito del racconto che la parola di Gesù ha toccato la coscienza di Simone. Davanti alla proposta irragionevole di Gesù, infatti, Simone sceglie di dichiarare il proprio fallimento ma, nonostante questo, di dar credito all’invito di quel maestro. 

Sì, abbiamo faticato inutilmente e però per queste tue parole, per la forza che infondono, per la vita che sprigionano qui, attorno al lago, per il tuo invito, anzi, per quello che la tua persona significa ora per me, io getterò le reti. 

Ecco lo scarto decisivo di questo raccontoche consiste nell’interrogativo: a che cosa dar credito? 

All’esperienza fatta (e forse più volte ripetuta) di aver fallito, o alla fiducia che mi infonde la relazione con Gesù? 

L’atteggiamento di Simone che -senza negare il flop- ci riprova, ci invita a non sopravvalutare i fallimenti. Siamo così centrati su noi stessi da ingigantire gli scacchi della vita rendendoli assoluti…

Quando facciamo così tiriamo i remi in barca, ci chiudiamo nella nostra personale delusione. L’esperienza del fallimento e della fatica tende a “dimostrare” che non c’è nulla da fare, spegne quindi la fede.

Possiamo allora chiederci: in che cosa sono stanco di far fatica o percepisco che, avendo già fallito, ho deciso di ritirarmi? In positivo la domanda suona così: quale la sfida concreta che posso assumere, nonostante tutto e senza troppe garanzie?

don Ivo

Categories: Un seme di Vangelo