Forse questa domanda è nata nel cuore di qualcuno all’annuncio che quest’anno il ritiro di Avvento sarà fatto in modo nuovo. Gli anni scorsi la nostra parrocchia proponeva alla mattina un ritiro per i bimbi – mettendo insieme lupetti e bambini del catechismo – e al pomeriggio un ritiro per adulti, chiamando un predicatore oppure costruendolo ‘in casa’. Quest’anno no. La proposta è un momento unico, che tenga insieme bambini (lupetti e non), genitori del catechismo e altri adulti della parrocchia. Sarà un incontro fatto alla mattina nel salone S. Lazzaro (il ritrovo è alle 9.15), con una prima parte comune e poi due attività divise per bimbi e adulti. La riflessione sfocerà nella messa insieme alle 11.15 e il ritiro si concluderà con un pranzo condiviso per tutti coloro che lo desiderano. Per chi non conoscesse questa usanza, significa che ognuno porta qualcosa da mangiare, si mette tutto insieme e ci si può servire liberamente, mangiando ciò che si è portato o le cose di altri. Una volta che si mette tutto insieme non c’è più ‘mio o tuo’, ma le cose sono comuni. È un momento bello perché si può stare insieme liberamente, parlare e conoscere persone nuove.

Perché questa scelta così diversa? Perché crediamo sia importante avere momenti comuni, dove si interrompe il cammino ordinario dei singoli gruppi e si prova a vivere un’esperienza condivisa, che sfidi le nostre abitudini consolidate, pur tenendo conto delle diversità. Ci riusciremo? Finché non proviamo non lo sapremo mai!

Buon inizio di Avvento!

Don Raffaele

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