Venerdì 28 settembre ci siamo riuniti in via ‘straordinaria’ con i membri del vecchio Consiglio Pastorale, per parlare della modalità con cui rinnovare il Consiglio e con cui coinvolgere la comunità nel processo di decisione. A maggio ci eravamo detti di cercare persone disponibili nei vari gruppi della parrocchia in modo da costituire un ventaglio di nomi tra cui poi la comunità avrebbe espresso le sue preferenze. In questi mesi, però, ci siamo accorti che le persone disponibili non sono tante, sia per il poco tempo (e i tanti impegni), sia per la fatica a percepire la reale utilità del lavoro nel Consiglio. In teoria tutti conosciamo l’importanza di avere uno strumento di coordinamento, un luogo in cui poter discutere e prendere decisioni per il bene della parrocchia; in pratica, si avverte la fatica a trovare i modi per render effettivo tutto ciò.

Partendo da questa difficoltà, venerdì scorso ci siamo confrontati tra noi, ed è emersa da parte di molti la necessità di mantenere il CPP come luogo di rappresentanza dei vari gruppi, senza però farlo diventare unicamente un ‘contenitore di decisioni pratiche’. Si è detto che sarebbe bello poter avere materiali di studio, per affrontare i problemi con una competenza che tante volte manca a chi non è già dentro alle singole questioni, e che porta inevitabilmente ad offrire pareri generici o non sempre centrati.

Queste esigenze hanno portato ad una proposta che come Consiglio condividiamo con tutta la comunità: può rimanere il CPP come spazio di rappresentanza, con i vecchi membri che ancora se la sentono e con alcuni altri che si sono proposti nei singoli gruppi. Gli incontri potrebbero rimanere a cadenza bimestrale o uno ogni mese e mezzo. In aggiunta a questo si è pensato di istituire una ‘segreteria’ che si ritrovi con maggiore frequenza – ogni due settimane o anche di più – ed elabori una proposta di percorso per il resto del Consiglio, a partire da testi di approfondimento (ad esempio la lettera pastorale del vescovo) che vengono esaminati e discussi insieme. Questo lavoro di segreteria richiede naturalmente un numero più ristretto di persone, che abbiano il tempo – e la volontà – di ‘studiare’ e raccogliere spunti a favore di tutti: del resto del CPP, ma anche dell’intera comunità. Questo piccolo gruppo, che ha già iniziato a trovarsi, è costituito da 4-5 persone guidate da me.

Il prossimo appuntamento del CPP è fissato per il 18 novembre. Per quella data contiamo di proporre al gruppo allargato una riflessione sull’orientamento della nostra comunità a partire dalle linee tracciate dal vescovo. Da lì poi capiremo se questa modalità ci soddisfa o se è da vedere come il passaggio verso un ulteriore perfezionamento. Come si dice … work in progress!Don Raffaele