Racconto di una giornata di ritiro per la comunità di san Pio X

Domenica 25 febbraio, dalle 11 – 16 moltissimi adulti, bambini e tanti adolescenti e giovani hanno accettato l’invito a partecipare alla giornata parrocchiale di ritiro sul tema: “C’è ancora una vita interiore per i cristiani oggi?
La giornata – prima esperienza di questo tipo – ha avuto due caratteristiche: quella di essere rivolta a tutti e quella di avere per ciascuno un momento di formazione proprio, adeguato alla sua età.
I bambini, infatti, hanno veduto un film biblico sull’esodo dopo la messa delle 11, mentre gli adulti preparavano il pranzo che ha “sfamato” più di 200 persone presenti alla giornata. I giovani, nello stesso momento avevano un loro incontro con don Marco, don Ivo e gli animatori.
Nel pomeriggio, mentre i giovani facevano giocare i bambini, sono stati gli adulti a vivere un momento di riflessione: un centinaio di loro ha condiviso la domanda che anche i giovani si sono fatti: “C’è ancora una vita interiore per i cristiani oggi?”.
Sia nel momento per i giovani che in quello degli adulti la domanda iniziale è stata sui “miti di vita e i riti di vita”. I giovani hanno fatto un percorso più breve, che li ha portati ad accorgersi di alcuni falsi miti (soprattutto quello di “piacersi” ad ogni costo, facendo ogni sacrificio!) e a rendersi conto che ci sono riti che fanno crescere e riti che invece fanno ammalare. Gli adulti sono partiti da tra racconti di “miti” tipici dell’età adulta: “governare significa controllare tutto!”, “se ti impegni Dio ti farà andare tutto bene”, “se mio figlio adolescente contesta significa che io genitore ho fatto degli errori”. Questi tre miti sono stati narrati, con testimonianza coinvolgenti (e commoventi) da tre adulti della comunità, per avviare un breve momento a gruppi a cui ha fatto seguito una riflessione di don Marco e don Ivo su cinque esperienze che rendono possibile oggi una vita spirituale che ci aiuti a vigilare sui falsi miti che abbiamo dentro e ci tolgono libertà e sui riti che ci custodiscono, come, ad esempio, l’eucarestia domenicale.
Una giornata bella e intensa, segnata soprattutto dall’essere tutti insieme e dall’aiutarci reciprocamente a trovare un tempo e un modo originale per dare spazio alla nostra interiorità.

Marcello

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