All’inizio del 2017 avevamo presentato la lista degli interventi di manutenzione ormai necessari su un fabbricato giunto alla soglia dei trent’anni. Abbiamo realizzato quelli indispensabili, compatibili con le risorse a disposizione: infissi e porte, impianto elettrico esterno, sistemazione dell’appartamento. Ciò è stato possibile grazie a maggiori entrate, rispetto al 2016, in particolare date dalla Sagra e dal contributo degli ospiti dell’appartamento. Poi ci siamo fermati perché l’avanzo a fine anno, di circa 15 mila euro, è “impegnato” per far fronte al pagamento del debito di 20 mila euro per le vetrate.

Nella lista delle cose da fare rimangono la potatura delle piante (che ogni anno viene rinviata, ma prima o poi dovrà essere fatta) ma, soprattutto, l’impianto di riscaldamento. Un’attenta verifica sullo stato dei convettori ha, infatti, messo in luce che non è sufficiente la sostituzione solo di alcuni, peraltro già non utilizzabili: è necessario sostituire l’intero impianto.

Come ha ricordato Don Raffaele qualche domenica fa, non si tratta solo di trovare le risorse (condizione, comunque, necessaria per poter fare); è fondamentale che ciascuno viva queste esigenze con lo spirito di appartenenza ad una comunità nella quale i locali sono solo le mura. Mura “vive” se è viva l’assemblea che le abita.

Per questo, nel presentare il bilancio 2017 e quello di previsione 2018, chiediamo a tutti di fare uno sforzo per sentirsi parte di un progetto di Chiesa parrocchiale in cui ciascuno è un tassello indispensabile alla sua costruzione.

Per maggiori dettagli sul bilancio, si può fare riferimento al materiale affisso in bacheca.

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