Domenica scorsa abbiamo celebrato la Cresima dei nostri ragazzi.

La messa è stata officiata da don Raffaele: è stata una bella cerimonia, semplice, accompagnata da bei canti. Il nostro gruppo non era numeroso (20 ragazzi) e quindi la chiesa non era gremita di gente, come spesso è capitato, soprattutto in occasione della prima comunione. Certo, un po’ ci è mancato il calore della nostra comunità, ma questo ci ha anche permesso di vivere ogni momento tranquillamente, senza fretta, senza confusione; i ragazzi sono stati protagonisti fin dall’inizio, con la processione, poi durante la preghiera dei fedeli e durante l’offertorio, quando hanno ricordato i personaggi che ci hanno accompagnato in questo ultimo anno, i doni ricevuti dallo Spirito Santo e gli oggetti che abbiamo scelto come simboli.

E’ terminato un ciclo che ci ha impegnato per molto tempo: cinque anni sono lunghi, abbiamo visto i bambini diventare ragazzi, e qualcuno ci ha abbandonato durante il percorso; abbiamo sentito la fatica dell’impegno in alcuni momenti, ma ci siamo sentite parte di una comunità, riscoprendo persone che ci hanno dato un aiuto in momenti inaspettati.

Lasciamo a tutti voi le parole con cui abbiamo salutato i nostri ragazzi.

“Cari ragazzi, ecco, finalmente è finito il catechismo!

Quello che abbiamo fatto con voi è stato un cammino lungo (quando abbiamo iniziato eravate proprio piccoli!), pieno di incognite, a volte faticoso, ma che ci ha rimesso in gioco, che ci ha portato a ripensare a momenti importanti della vita cristiana.

Ma, dopo tanti sacrifici, inizia per voi adesso il periodo più bello! Ve ne renderete conto diventando grandi.

E’ un po’ come a scuola. Quanto è stato faticoso imparare a leggere! Adesso, però, avete la possibilità di leggere i libri che più vi piacciono, di immedesimarvi in storie meravigliose, di volare con la fantasia nei luoghi più lontani.

Nello stesso modo, crediamo di avervi dato la possibilità di far parte di una comunità e di avervi reso responsabili di un annuncio che porta salvezza a tutti quelli che vi incontreranno. Avete la possibilità di scegliere se continuare con i vostri genitori questo cammino che avete cominciato con noi, o se buttare alle ortiche quello seminato in questi anni.

Per quanto riguarda voi genitori, abbiamo cercato di farvi capire che la nostra parrocchia non è solo sede di distribuzione di servizi religiosi, ma un luogo di partecipazione comunitaria, contesto naturale per l’assimilazione della fede.

State vicino ai vostri figli, in questo momento in cui loro “prendono il volo”; continuate a lavorare per renderli sempre più capaci di esprimere quei doni che lo Spirito Santo ha posto in loro; ritornate protagonisti, per dare voi l’esempio di cui avranno bisogno nel futuro.”

Simona e Margherita

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