Una festa semplice

Sarà diversa, in questo nuovo anno pastorale, la festa della nostra parrocchia.

Diversa perché sarà semplice, più semplice del solito, visto che da anni la nostra comunità non è certamente “specializzata” nell’organizzare sagre.

Sarà semplice per più ragioni, ma la principale ragione è la volontà di non sottovalutare le norme uscite di recente, in seguito al panico scatenatosi in Piazza San Carlo a Torino il 3 giugno e in particolare la Direttiva del Ministero dell’Interno del 28 luglio 2018 e la Nota del Capo Nazionale del Corpo dei Vigili del fuoco del 20 luglio 2017.

Tali norme sono recepite nelle “Linee guida per Manifestazione temporanea della Commissione comunale di Vigilanza” che riguardano le manifestazioni pubbliche superiori alle 200 persone.

Per comprendere la complessità della questione riportiamo soltanto un paragrafo centrale di tali “Linee guida”: “Allo scopo di verificare se la caratteristiche di sicurezza di una manifestazione sono corrette e conseguentemente ottenere un parere favorevole da parte della commissione di vigilanza, l’iter procedurale è il seguente: PER LE MANIFESTAZIONI SUPERIORI ALLE 200 PERSONE: produrre, almeno 30 giorni prima della manifestazione, unitamente alla domanda di autorizzazione ai sensi dell’art. 68 del T.U.L.P.S. una documentazione tecnico-illustrativa atta a garantire la corretta disposizione e realizzazione delle opere e degli impianti, i requisiti di sicurezza delle stesse, la certificazione di conformità di strutture e materiali, gli aspetti igienico sanitari e la gestione della sicurezza, al fine di consentire, da parte della commissione di vigilanza, una verifica tecnica della manifestazione che si intende effettuare. La documentazione tecnico-illustrativa, di seguito descritta, dovrà essere completa di relazione tecnica, relazione degli impianti elettrici e rispettivi elaborati grafici la commissione effettua, dopo che tutti i lavori di allestimento sono stati completati (in quanto è necessario valutare le reali ed effettive condizioni in cui si svolgerà la manifestazione in esame), un sopralluogo tecnico per l’accertamento della corretta e completa attuazione delle condizioni generali di sicurezza e di quanto previsto dalla documentazione”.

Tali norme sono piombate in piena estate su molte manifestazioni pubbliche, creando disorientamento e ponendo improvvisamente di fronte a richieste ed adempimenti che hanno trovato molti impreparati: alcuni comuni e parrocchie hanno di fatto abolito manifestazioni per la complessità e l’onerosità dell’osservanza delle regole.

Tali regole riguardano anche le sagre, che vengono esplicitamente.

Dopo aver riflettuto per tutto il mese di agosto, sollecitati anche dagli articoli di stampa, dalla riflessione di alcuni parroci, aiutati dal parere di qualche ingegnere che opera nel settore, abbiamo deciso di dare alla nostra festa parrocchiale il volto più semplice di una serie di iniziative parrocchiali che ci permettano di incontrarci senza cadere sotto la categoria di “manifestazione pubblica”.

Facciamo questa scelta consapevoli che fintanto che non capita nulla la non osservanza delle regole appare a tutti come la via più semplice… il giorno però che qualunque tipo di incidente si verifichi ci si rende conto di che cosa significhi aver proceduto con superficialità.

Per capirci meglio

Ecco alcuni adempimenti necessari per la sicurezza di un evento superiore alle 200 persone pur senza spettacolo (in questo caso le norme prevedono adempimenti di maggior portata):

  • valutazione della capienza: c’è un massimo affollamento sostenibile per l’area prevista
  • definire percorsi separati di accesso e di deflusso delle persone
  • regolare e monitorare gli accessi: ossia avremmo bisogno di steward
  • redigere piani di emergenza e di evacuazione che dovremmo comunicare preventivamente ai partecipanti con impianti di diffusione sonora e/o visiva
  • predisporre spazi di soccorso e percorsi dedicati per i mezzi di soccorso
  • divieto di somministrazione di bevande in bottiglie di vetro e lattine
  • valutazione della minaccia e protezione delle aree interessate dall’evento
  • individuare aree di prefiltraggio per controlli sulle persone
  • progetto dell’impianto elettrico e dichiarazione di conformità

Perché fare festa?

Davanti a questa complessità, la questione di fondo che si pone, è – tuttavia – un’altra.

Perché fare festa? E come fare festa?

La sagra, in ogni parrocchia, diventata per tradizione un appuntamento importante.

La domanda, però, è perché fare una festa, piuttosto che spere di doverla fare, perché “si è sempre fatto così”, o perché senza la sagra ci si sente in lutto per la perdita di un simbolo, di un momento di ritrovo, di un appuntamento che dà identità.

Da tempo riflettiamo e dibattiamo su questo: la difficoltà posta ora da queste norme – che molti, ne siamo consapevoli, trasgrediranno o osserveranno soltanto in parte – pone in evidenza l’interrogativo che già ci portiamo dentro.

Noi da anni non facciamo festa per aiutare il bilancio parrocchiale: in non poche comunità la sagra è l’occasione per un guadagno interessante a sostenere la vita della parrocchia. Da noi da tempo non è più così: il motivo per far festa è stato semplicemente il ritrovarci, ricominciare insieme l’anno pastorale, accogliere amici e trascorrere un tempo gratuito dopo la pausa estiva.

Ora questi obiettivi si possono realizzare anche con una maggior semplicità e organizzando momenti di incontro e di festa che non siano sottoposti all’osservanza di regole così costrittive (anche se sensate).

I momenti della nostra festa

  • Sabato sera: cena e festa per i giovani
  • Domenica alle 13: pranzo parrocchiale (ad iscrizione in segreteria fino a giovedì 7 settembre)
  • Domenica pomeriggio (15.30 – 17.30): giochi per genitori e bambini del centro estivo 2017 e dei gruppi di catechismo
  • Domenica ore 18-20: Torneo di biliardino
  • Domenica sera: cena per famiglie giovani
  • Sabato 9 e domenica 10, e nei giorni successivi, sarà aperta la pesca