Appena terminato il tempo di Natale il consiglio pastorale si è nuovamente riunito venerdì 17 gennaio per confrontarsi sull’andamento della pastorale della nostra parrocchia partendo proprio dalle celebrazioni natalizie e dai momenti di preghiera proposti in Avvento. Tutti hanno convenuto sull’importanza di continuare sulla strada intrapresa e cioé sulla preparazione condivisa di queste iniziative: il fatto di essersi ritrovati, di essersi confrontati e di aver preparato l’incontro di venerdì 13 (la riflessione sul libro di Enzo Bianchi “Gesù educa alla fede”) e la liturgia penitenziale di venerdì 20 ha aiutato moltissimo i membri del consiglio non solo a maturare una maggior corresponsabilità, ma anche ad approfondire con maggior attenzione i contenuti proposti alla parrocchia. Anche il fatto di proporre la lettura di un testo alla comunità in modo da arrivare preparati vuol essere un segno di come ci si debba trattare da adulti consapevoli e corresponsabili, non semplici fruitori di un servizio anche se valido e approfondito (come è stato per esempio per l’interessante Ritiro di Avvento sull’icona di Maria). Tuttavia la risposta della comunità, soprattutto per la liturgia penitenziale, non è stata altissima e, al di là delle difficoltà logistiche (la settimana prenatalizia è sempre un po’ ricca di impegni, certe celebrazioni vengono ancora considerate come per pochi eletti, ecc….) Don Ivo ha sottolineato come spesso siamo proprio noi (“i più frequentanti”) a porre delle resistenze che impediscono di rendere certe iniziative attraenti e coinvolgenti: occorre una maggiore libertà in modo da abbattere barriere dovute ad impostazioni un po’ vetuste che noi stessi abbiamo consolidato da tempo ritenendole invariabili. Per esempio la liturgia penitenziale ha senso se tutta la comunità partecipa per chiedere perdono per i propri peccati mentre noi cattolici “fedeli” al motto “si è sempre fatto così” (assolutamente in buona fede, beninteso) l’abbiamo trasformata nel contenitore di un sacramento “individualistico e personalistico”: se a confessarmi devo essere io, ci posso andare quando ho tempo e voglia non necessariamente durante una celebrazione.

Il percorso intrapreso, però, è quello giusto perché va nella direzione di un coinvolgimento maggiore della comunità e del consiglio: per la Quaresima, quindi, ci si è riproposti di leggere l’Esortazione pastorale “Evangelii gaudium” di papa Francesco (l’invito ovviamente è per tutti). A fine febbraio il consiglio pastorale  radunerà le idee per elaborare una proposta di incontro sui contenuti più interessanti dell’esortazione stessa.

 

A proposito di Quaresima, poi, possiamo già segnarci in agenda due date imperdibili:

–          DOMENICA 26 MARZO in chiesa ORE 18.00: spettacolo di don Marco Campedelli sul vangelo di Zaccheo

–          DOMENICA 6 APRILE presso la parrocchia della Madonna Pellegrina ORE 18.00: lectio divina di Enzo Bianchi sul vangelo di Zaccheo

Per il resto….guardate il verbale appeso in bacheca!!