Eravamo una ventina di persone, domenica 23 giugno, a scendere a san Felice sul Panaro per portare la statua di Maria a questa parrocchia così duramente colpita dal terremoto.

Don Ivo ha presieduto la s. Messa celebrata nel tendone che da un anno costituisce la chiesa di questa comunità: dobbiamo dire che siamo rimasti colpiti dalla dignità, ma anche dalla situazione di disagio che vive questa parrocchia, priva di una sede decorosa per celebrare e con suppellettili e arredi liturgici improvvisati. Portare una statua è stato per loro un bel regalo, ma per noi, invece, è stata la consapevolezza che abbiamo fatto ancora troppo poco!

Durante la cena, che ci è stata offerta, abbiamo visto un filmato che ci ha presentato la vita del paese e della parrocchia prima e dopo il terremoto e abbiamo avuto occasione di parlare con i sacerdoti, il diacono, le suore della parrocchia e gli adulti che ci hanno accolto: è stato un bel momento di dialogo, di conoscenza reciproca e di condivisione, perché loro hanno voluto non solo parlarci di sé, ma anche conoscere la nostra storia e vedere la conclusione dei lavori nella nostra chiesa.