Quale genitore non ha vissuto momenti di genuina inadeguatezza nei confronti dei figli ancora piccoli che con determinazione vogliono capire tutto e subito? La relazione genitori-figli passa anche attraverso questa fase per certi versi faticosa ma certamente ricchissima di slanci e caratterizzata da un vivissimo desiderio di apprendere. Noi genitori di bimbi 0-6 anni ci siamo trovati domenica 28 aprile alle 16:30 e dopo una ricca merenda ci siamo confrontati proprio sul delicato tema delle domande. Ma soprattutto ci siamo chiesti:”Quale bisogno c’è dietro le prime domande su Gesù e la religione?”. La paura è quella di trovarsi impreparati e di non sapere la “risposta giusta”. Ma don Ivo ci ha spiegato che bambini così piccoli non si aspettano mai argomentazioni di tipo catechistico, che peraltro probabilmente non capirebbero, quanto piuttosto siano sensibili ad esperienze di amicizia e di relazione. Esperienze che anche loro possono vivere e che sono alla loro portata inizialmente espresse nel linguaggio non verbale (come fare il segno della croce, accendere una candelina o mandare un bacino a Gesù) e successivamente con il racconto di storie ad es. della vita di Gesù o delle parabole. Un grazie vivissimo a tutti i “tati” e le “tate” che durante quest’anno si sono resi disponibili a “perdere del loro tempo” per giocare e a volte anche per consolare i nostri bambini, dandoci così la possibilità di riunirci per un paio d’ore nonostante oggettive difficoltà logistico-organizzative che impongono a noi famiglie di convergere su tanti impegni.

Giovanna