Il tema dell’incontro era: “quale compito deve assumersi ogni persona in questo anno dedicato alla fede?” Questo titolo tocca ognuno di noi, ci fa riflettere, ci sprona a mettere in pratica la fede, non solo con l’amore sempre più impegnato verso Dio,la Spiritualità, l’Eucarestia, ma condividendo con i parrocchiani, con i giovani, con gli anziani, l’Amore cristiano. E’ un amore quello cristiano che insegna ad ascoltare, a mettersi in “ascolto” verso i bisogni e le esigenze altrui, in un momento definito di grande crisi spirituale, politica, famigliare e di valori. Ci sono famiglie disgregate, anziani soli, ai quali basta una carezza, oppure, incontrare una persona che li accompagni per fare quattro passi assieme. Questo piccolo gesto non cambierà la loro giornata, ma il sentirsi considerati, ascoltati, darà vita ad una giornata diversa. Se ci guardiamo attorno analizzando un po’ tutto ciò che vediamo, capiamo quanto grandi siano i bisogni. Certo non si cambia nulla con un piccolo gesto, ma l’impegno prodigato anche verso la nostra Chiesa, con la presenza per i funerali, aiutando i parenti a salutare il loro cari, con canti e preghiere è una delle piccole” grandi” cose che riempiono l’anima ed è atto di fede verso chi ha chiuso il cammino terreno. Un altro piccolo aiuto verso la nostra S. Pio potremo darlo informandoci su ciò che potremmo fare e dare la nostra disponibilità, mettendo in pratica l’Azione che completa con Cattolica il riconoscersi parte di una associazione.

L’altra bellezza che non costa niente è sentirsi tutti parrocchiani, appartenenti ad una casa unica che è quella di Dio, guidata ammirevolmente da un Parroco disponibile ed impegnato verso di noi. E’ bello salutarsi con affetto, perché abbiamo scoperto con la fede di essere tutti bisognosi di dare e di ricevere, perciò un saluto affettuoso, un abbraccio fraterno ci fanno capire che siamo “parte” di questa casa di Dio. Come sappiamo la Chiesa, dopo cinquant’anni si è rimessa in gioco per affrontare nuovamente il Concilio Vaticano II. Tutti abbiamo seguito in diversi modi gli avvenimenti modenesi e tutto ciò che si è svolto a Roma, ma dobbiamo desiderare di essere informati di saperne di più per portare fuori dalle mura benedette la nostra conoscenza e trasmetterla a chi per motivi vari non ha seguito i percorsi che ci sono stati proposti. Non può mancare un pensiero del Cardinale Martini: Abbiamo bisogno di persone che siano vicine ai più poveri e che siano circondate da giovani, che sperimentino cose nuove. Abbiamo bisogno del confronto con uomini che ardono in modo che lo spirito possa diffondersi ovunque.

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