La preghiera è una realtà potente nella vita di un cristiano.  La preghiera è trasformante. Quando i cristiani comprendono  il valore e l’efficacia della preghiera in comune  per l’unità di quanti credono in Cristo, essi cominciano  ad essere trasformati in ciò per cui stanno pregando.  Quest’anno i cristiani in Polonia hanno offerto alla nostra  meditazione la loro esperienza di trasformazione e  di preghiera. La trasformazione a cui si riferiscono è  compresa nella sua profondità solo nella resurrezione di  Gesù. Ogni cristiano battezzato nella morte e resurrezione  di Cristo comincia un cammino di trasformazione.  Morendo al peccato e alle forze del male, i battezzati  cominciano a vivere una vita di grazia. Questa vita di  grazia permette loro di sperimentare concretamente la  potenza della resurrezione di Gesù, e l’apostolo Paolo li  esorta: “[ …l siate saldi, incrollabili. Impegnatevi sempre  più nell’opera del Signore, sapendo che, grazie al  Signore, il vostro lavoro non va perduto” (l Cor 15,58).  Qual è, dunque, l’opera del Signore? Non è forse l’edificazione  del Regno di giustizia e di pace? Non è forse la  vittoria sulle forze del peccato e sulle tenebre per la potenza  dell’amore e della luce della verità? Nella vittoria  Gesù Cristo nostro Signore, a tutti i cristiani viene data  la capacità di indossare le armi della verità e dell’amore  e di superare tutti gli ostacoli che impediscono la testimonianza  del Regno di Dio. Nonostante ciò, un ostacolo  permane, e può impedirci di portare a termine il nostro  compito. È l’ostacolo della divisione e della mancanza  di unità fra i cristiani. Come può il messaggio del vangelo  risuonare autentico se non proclamiamo e non celebriamo  insieme la Parola che dà la vita? Come può il  vangelo convincere il mondo della propria intrinseca  verità, se noi, che siamo gli annunciatori di questo vangelo,  non viviamo la koinonia nel corpo di Cristo?  La preghiera per l’unità, dunque, non è un accessorio  opzionale della vita cristiana, ma, al contrario, ne è il  cuore. L’ultimo comandamento che il Signore ci ha lasciato  prima di completare la sua offerta redentiva sulla  croce, è stato quello della comunione fra i suoi  discepoli, della loro unità come Lui e il Padre  sono uno, perché il mondo creda. Era la sua  volontà e il suo comandamento per noi, perché  realizzassimo quell’immagine in cui siamo  plasmati, quella comunione di amore che  spira fra le Persone della Trinità e che li rende  Uno. Per questo motivo la realizzazione della  preghiera di Gesù per l’unità è una grande responsabilità  di tutti i battezzati. L’unità dei  cristiani è un dono di Dio; la preghiera ci prepara  a ricevere questo dono e ad essere trasformati  in ciò per cui preghiamo. Nel presentare  questo testo di preghiera per l’unità di tutti  i cristiani, ne raccomandiamo l’utilizzo; incoraggiamo  la creatività dei pastori e dei fedeli  nel porre nuovo vigore non solo nel pregare  per l’unità, ma anche nel procedere, passo dopo  passo, verso quella trasformazione che sarà  operata dalla preghiera. Lasciamo che il nuovo  anno ci trovi più aperti, come individui e  come comunità, alla potenza del mistero della  morte salvifica di Cristo.

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