“Io porto delle torte salate”. “Io penso al bere”. “Noi possiamo preparare degli stuzzichini”…No, non è la prematura organizzazione della classica gita fuori porta di Pasquetta, bensì i preparativi dell’ultimo consiglio pastorale che si è radunato lunedì 17 febbraio anticipando un po’ il solito orario al fine di iniziare la serata con un semplice momento di convivialità. Infatti capita anche ai membri del consiglio quello che succede normalmente nella nostra comunità dove tante persone che frequentano, magari assiduamente e con entusiasmo, spesso e volentieri non si conoscono se non di vista perché impegnate particolarmente nel loro gruppo. Di conseguenza qualche momento di maggior convivialità è non solo opportuno, ma anche salutare. Ovviamente, dopo la cena iniziale, si è entrati subito in argomento e, anche se un po’ sopiti per l’ottimo cibo…e vino, Don Ivo ha invitato a confrontarsi sull’Evangelii gaudium, il testo che si doveva leggere in preparazione alla Quaresima. Ricchi e variegati sono stati tutti gli interventi che hanno sottolineato la semplicità contenutistica dell’esortazione che si riverbera anche a livello linguistico, cosa inusuale per un documento ufficiale di un papa. Difficile esporre tutte le suggestioni che il testo ha suscitato in quanto la sua stessa struttura, ricca di flash e frasi ad effetto, ha provocato riflessioni e idee di varia natura; in verità non tutti erano riusciti a leggere l’esortazione, ma anche l’averne letto solo una parte o l’averne semplicemente sfogliato le pagine ha comunque lasciato un segno, una suggestione, un’idea rendendo la lettura seppur parziale comunque fertile (sebbene qualche encomiabile come Marco avesse addirittura sintetizzato tutto per iscritto). Dopo aver raccolto le varie suggestioni il problema è stato un po’ quello di fare sintesi: occorreva infatti elaborare un incontro proprio sull’Evangelii gaudium da proporre a tutta la comunità mantenendo però lo stile delle iniziative precedenti (i membri del consiglio stesso si occupavano dell’organizzazione dell’incontro). La discussione è stata ampia e sentita e, proprio nello stile di corresponsabilità, si è un po’ stravolto il programma quaresimale che il Parroco aveva puntualmente delineato (ma va bene così…se i laici non sconvolgono un po’ il parroco…che laici sarebbero?). Ed ecco che si è deciso di iniziare la quaresima (oltre che con il mercoledì delle ceneri) con una “liturgia penitenziale” (le virgolette e il corsivo sono obbligate dato che non sarà proprio una liturgia penitenziale) perché, come ha sottolineato sr. Maddalena, è importante che tutta la comunità si ritrovi per chiedere il perdono non dei propri peccati personali (ognuno lo può fare nei momenti e nelle occasioni a lui più congeniali), ma dei peccati di tutta la comunità stessa facendo quindi della liturgia non il contenitore delle confessioni, ma un vero e proprio momento comunitario di preghiera. L’incontro sulla Evangelii gudium è quindi stato spostato a venerdì sera 11 aprile anche per dare modo a tutta la comunità di leggere e riflettere con calma sul testo. Sebbene si sia notato come ci aspetti una quaresima un po’ innovativa (mancano tradizionali appuntamenti quali la lectio divina e il ritiro di Quaresima vero e proprio), tutti hanno convenuto che la ricchezza e l’importanza degli appuntamenti (ricordiamo anche lo spettacolo di Don Marco Campedelli e la lectio di Enzo Bianchi) renderanno comunque il cammino quaresimale ricco e profondo.