Stranissimo per alcuni che l’immagine di Maria sia collocata in fondo a destra e ad essa voltiamo le spalle per tutta la celebrazione!

Su questa immagine ci sarebbe anzitutto molto da dire: perché un’icona invece di una statua della Vergine? E perché abbiamo scelto un’immagine di Maria secondo la forma antica? E cosa significa l’oro che la circonda? E il blu dell’abito? E come mai il nostro parroco era così a disagio davanti ad una Madonna senza bambino???

Ma per ora ci fermiamo a riflettere sulla sua collocazione: l’immagine di Maria, “Madre della Tenerezza” – questo il nome di questa che è la copia attualizzata di una famosissima icona (la Madonna di Vladimir) – è presso l’entrata e ci accoglie subito dopo il nostro ingresso. Quasi che Maria ci prenda per mano per condurci a Gesù…

Ma soprattutto Maria non è di fronte a noi: eppure questa immagine è così bella. Perché non poterla ammirare durante le celebrazioni?

La Lumen Gentium (la Costituzione del Concilio Vaticano II sulla Chiesa) ci insegna che Maria è parte della chiesa: è il suo membro più eletto, è la prima dei discepoli di Gesù. Non è “di fronte alla chiesa” (questo è il posto del Signore), ma è “dentro” la chiesa, in mezzo al popolo di Dio e cammina con passo più svelto e docile di tutti verso il Signore.

Ecco perché Maria è collocata guardando l’altare: perché è tra di noi, in mezzo a noi. Perché è una di noi e non una dea che ci sta di fronte. Ci sta accanto, di fianco e, vogliamo immaginare, dietro per “spingerci” quando noi siamo troppo incerti e pigri…

Per questo ci stiamo abituando che quando facciamo un canto o una preghiera mariana ci giriamo tutti verso questa immagine e ci rivolgiamo così a Lei, sapendo che è una di noi, ma a cui possiamo rivolgere la nostra invocazione perché ci tenga rivolti a Cristo, unico punto di riferimento del nostro cammino di fede.

Ma nel prossimo articolo comprenderemo perché un altro luogo, il tabernacolo, non è più collocato secondo il modo che ci è abituale.