Dal fonte battesimale, oggi collocato “in fondo” alla chiesa, benché questo non coincida più con la porta di ingresso, la chiesa mostra il suo nuovo ordine con la disposizione dei banchi ad anfiteatro attorno al nuovo altare provvisorio.

Questa disposizione – che stiamo sperimentando per alcuni mesi – consente diversi vantaggi:

– il primo consiste nel fatto che in tal modo tutta l’assemblea “abbraccia” l’altare formando attorno ad essa una comunità raccolta. Un popolo che partecipa unito, invece di un pubblico che assiste anonimo come avveniva nella precedente disposizione, dove ci si trovava rigidamente collocati in file lunghe e sempre uguali, quasi fossimo ad una parata militare…

– il secondo consiste nel fatto che la persona più lontana dal presbiterio è ad una distanza che corrisponde circa all’essere a metà chiesa nella vecchia disposizione. Prima, infatti, chi stava in fondo poteva trovarsi a 30 metri dall’altare, con grande difficoltà a partecipare e anche solo a vedere quanto si celebrava;

– il terzo consiste nel fatto che le persone si vedono reciprocamente: pur essendo tutti orientati al mistero che si celebra (l’altare) ci si vede gli uni gli altri, riconoscendosi e perciò accogliendosi a vicenda.

Ci sentiamo perciò in sintonia con quanto raccomanda il Concilio che cioè gli edifici per il culto e la loro disposizione siano “idonei a consentire lo svolgimento delle azioni liturgiche e la partecipazione attiva dei fedeli” (SC 124).

Un nuovo modo di celebrare, quindi, consentito dalla nuova collocazione del presbiterio, di cui ci racconta il prossimo articolo.