Carissimi, vorremmo fare il punto della situazione, perché a tutti siano chiare le scelte fatte, quelle a cui rinunciamo (per motivi economici) e gli ultimi dubbi che rimangono. Vi chiediamo di leggere con attenzione!

 

1. COSA STIAMO FACENDO

I lavori di ripristino dai danni del terremoto, per il consolidamento sismico e per la messa in sicurezza del soffitto procedono speditamente. Abbiamo deciso di fare e si sta velocemente operando per:

– la rimozione di tutto l’intonaco e dei tavelloni sovrastanti, per mettere la coibentazione e il controsoffitto;

– la costruzione di quattro grandi pilastri di cemento armato dalle fondamenta al tetto, che saranno poi rivestiti di cartongesso

– la legatura di tutta la struttura con bielle sommitali (ossia grossi ‘bracci’ metallici alla sommità dei muri che collegano i pilastri l’uno all’altro) per tenere insieme tutto l’edificio

– il rivestimento dei pilastri anteriori e di quelli posteriori con fibre di carbonio per aumentare la solidità

– la sostituzione degli infissi nelle due finestre della facciata per renderle apribili

– la sostituzione delle due piccole porte sul piazzale e sul cortile interno per avere più vie di fuga

– lo spostamento del fonte battesimale, ora inutilizzato in fondo alla cappellina

– la tinteggiatura delle pareti che saranno rivestite in cartongesso e la pulizia dei muri a mattoni a vista

– un nuovo impianto elettrico e la sostituzione dei corpi illuminanti

– un rinnovato impianto di amplificazione.

 

2. A COSA ABBIAMO RINUNCIATO

– a mettere mano al riscaldamento (caldaia, ventole, nuovo impianto a pavimento): troppo costoso!

– a levigare il pavimento di marmo – ad intervenire sul presbiterio: i gradini, l’altare, l’ambone (che non c’è), la sede, il mosaico

– ad intervenire sulle porte di ingresso

 

3. SU COSA DOBBIAMO DECIDERE (grosso e urgentissimo punto interrogativo)

Ci stiamo chiedendo se non valga la pena – finché i ponteggi sono montati – di aprire di quattro grandi finestre nei setti di cemento tra le pareti rivestite in mattone. Sarebbe davvero molto bello e un grande salto di qualità: ma possiamo farlo? Vale la pena di rischiare un passo in più finché siamo in tempo o dobbiamo rinunciarvi per sempre? Stiamo aspettando un preventivo e avremo la necessità di decidere in un tempo brevissimo, una/due settimane, perché il lavoro fa fatto fintanto che vi sono i ponteggi. Pensate che sia il caso di aprire quattro grandi finestre alte 6 metri con sistema oscurante nei setti di cemento? Qualcuno ci aiuta a realizzare questo obiettivo?

 

4. SITUAZIONE ECONOMICA ATTUALE COSTI (senza le finestre del punto 3)

Dopo uno studio accuratissimo, grazie agli incontri tra il parroco, i progettisti e l’impresa questo è il costo complessivo, che non dovrebbe più variare:

– lavori strutturali: 175.000,00 €

– lavori edili: 232.000,00 €

– impianto elettrico: 32.000,00 €

– Iva: 44.000,00 €

– corpi illuminanti: 20.000,00 € già applicata l’Iva

– spese tecniche, comprese di Iva: 40.000,00 €

– margine di imprevisti: 7.000,00

€ Totale: 550.000,00 €

 

ENTRATE

Ricevute come offerte

– 86.004,40 € di raccolta parrocchiale settembre

– dicembre 2012 – 10.000,00 € dalla diocesi dall’8×1000

– 12.232,00 € dalla legge Bucalossi attraverso il Comune di Modena

Totale offerte: 106.236,40 €

 

Ricevute come prestiti infruttiferi

– 10.000,00 € da un parrocchiano (a 5 anni)

– 10.000,00 € da un parrocchiano (a 5 anni)

– 100.000,00 € da un anonimo (a 10 anni)

– 50.000,00 € dalla parrocchia di San Domenico, Padova (a 10 anni)

Totale prestiti infruttiferi: 170.000,00 €

Totale offerte e prestiti infruttiferi: 276,236,40 €

 

Avanzo di esercizio 2012

Oltre alla raccolta per la chiesa fatta in questi mesi, stiamo chiudendo il bilancio ordinario del 2012, con un attivo di 37.280,61 €. In questo anno abbiamo anche avuto le verifiche sismiche imposte dalla legge regionale del 2008, che ci costeranno 30.000,00 €, di cui però abbiamo già pagato la prima rata di 10.000,00 €.

 

5. PROSPETIVE

Accensione del mutuo Occorrerà accendere un mutuo di circa 280.000 € per raggiungere la cifra di 550.000 €. Ulteriori possibili introiti richiesti – contributo alla BPER – finanziamento alla Fondazione Lambriana – contributo dal Comune di Modena relativamente al campetto sportivo Introiti meno probabili – la vendita delle statue in precedenza in chiesa – richiesta di contributi alla Regione per i danni dovuti al sisma.