Due momenti per capire e per portare assieme un’importante responsabilità S i sono svolti due importanti incontri, giovedì 20 e martedì 25 settembre, ai quali sono stati presenti, complessivamente, 120 persone. In queste due occasioni don Ivo ha illustrato dettagliatamente tre cose: i problemi strutturali della chiesa dopo il sisma,  il progetto (provvisorio) di intervento, la situazione economica in cui si trova la parrocchia.

L’importanza di questi incontri è di far vivere a tutti un cammino di vera corresponsabilità: la chiesa non è del parroco, ma della comunità tutta. Anzi, non è nemmeno soltanto di chi la frequenta,  ma in certo modo di tutti i cittadini. Come è possibile quindi pensare che un intervento nella chiesa sia da “delegare” al solo parroco e ai suoi più ristretti collaboratori? Questo modo di pensare è estraneo all’insegnamento del Concilio e molto di più alla comunione a cui ci invita il Vangelo?

Intervenire nella Chiesa, in ogni chiesa, è sempre poi una operazione teologica, un agire, cioè che vuole comunicare un certo volto di Dio: quello annunciato da Gesù, che è un Dio che ama e perdona, un Dio che chiama alla comunione, un Dio che non esclude nessuno. Cosa significa, quindi, ristrutturare una chiesa, metterla in sicurezza e renderla un po’ più accogliente e bella perché annunci questo volto di Dio?

Ecco i problemi che siamo chiamati a condividere. E fintanto che sarò parroco qui non accetterò che molti, troppi, non siano stati informati, non abbiano potuto partecipare, non siano consapevoli e protagonisti delle scelte  che stiamo per fare. E’ vitale se vogliamo essere comunità di persone corresponsabili e non clienti di un servizio religioso. La parrocchia non è un santuario dove si va a fare una preghiera e un’offerta, dove si riceve un servizio perché si trova il confessore e la messa e poi si torna a casa, lontanissimo da lì. La parrocchia è molto di più e molto di più è la sua chiesa: è il luogo quotidiano dell’incontro con Dio; il luogo dove si ha la cura quotidiana della fede e dove la si condivide con altri compagni di viaggio; il luogo dove si celebrano i grandi passaggi della vita. Non possiamo ignorare cosa si fa e perché si fa questo o quello nella nostra chiesa. Ecco perché penso che dobbiamo ancora incontrarci con tanti che ancora non sanno e non possono perciò partecipare