L’Ufficio di pastorale Sociale, allo scopo di sensibilizzare le comunità parrocchiali, ha elaborato anche un testo che è possibile leggere nel corso elle celebrazioni, per stimolare l’attenzione sul tema.  Ecco il testo  “Il recente decreto per il rilancio e lo sviluppo che  ha liberalizzato l’apertura domenicale dei negozi ha  suscitato un ampio dibattito nella società e nella comunità cristiana.  La Chiesa ha sempre sostenuto il valore della festa,  della domenica, come momento dedicato ai rapporti  familiari, alla solidarietà, al riposo e, per i credenti, a  Dio. La festa è segno della centralità della persona. La  recente Lettera pastorale dell’Arcivescovo è solo l’ultimo esempio di un magistero attento a questi temi.  Ai nostri governanti e a chi ha responsabilità economiche chiediamo che lo sviluppo e la crescita non siano cercati a tutti i costi, non sia contro gli uomini e le  donne. In questo senso dobbiamo domandarci se è giusto ampliare le già tante occasioni di lavoro domenicale legate a servizi indispensabili.  E’ una domanda rivolta prima di tutto a ciascuno di noi: cosa è veramente indispensabile? Questi beni e servizi che riteniamo così indispensabili, non rischiano  di essere ottenuti a scapito della libertà, del benessere,  dei diritti degli altri? Alla fine è poi così indispensabile  fare la spesa alla domenica?  Mons. Lanfranchi nella Lettera alla città per la festa  di San Geminiamo ci ha proposto di adottare uno stile  di vita più sobrio. La scelta di non fare la spesa  alla  domenica che proponiamo a tutti e in primo luogo ai cristiani, potrebbe essere un segno di cambiamento. I  centri commerciali aprono alla domenica perché la legge lo consente, ma anche perché la gente ci va.”

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